Spettacoli del 2016
Natale 2016 – Natale Go
8 classi, 20 docenti e una 60ina di alunni delle scuole Giovanni Pascoli e Edmondo De Amici di Busto Arsizio e le scuole secondarie di primo grado Alessandro Volta e Aldo Moro di Solbiate Olona e Gorla Maggiore sotto la guida di Cristina Bevilacqua collaborano nella realizzazione del tradizionale spettacolo natalizio.
Lo spettacolo tratta il tema del viaggio e della ricerca dei valori della festa in ogni cultura e lo fa attraverso il dialogo intergenerazionale tra nonno e nipote. Un viaggio in cui i protagonisti, sulla falsariga di “Pokemon Go”, inventeranno un videogioco, “Natale Go”, che darà loro modo di incontrare diverse culture. Così, sul palco si alternano brani a tema delle più diverse tradizioni mondiali e brani recitati, balli e canti dagli studenti delle scuole coinvolte.
Settembre 2016 - Chi dice donna dice...
in collaborazione con CAM To Me Onlus
Evento destinato a raccogliere fondi per i progetti della Comunità Missionarie Laiche “Cam To Me Onlus” del Pime, in concomitanza con l’inizio del mese missionario.
Filo conduttore della serata, il mondo delle donne. Lo spettacolo, tra note e recitazione, vuole essere un omaggio a 360 gradi all’universo femminile. Brani musicali, poesie, passi letterari a tema verranno proposti ai presenti anche per festeggiare il 70esimo anniversario dalla conquista del diritto di voto delle donne nella Repubblica Italiana.
Festa della Repubblica 2016 - Una mattina anch'io mi son svegliata e...
in collaborazione con Libera Varese, Anpi Busto Arsizio e Gruppo Missionario Sacconago, patrocinio della città di Busto Arsizio.
Concerto-testimonianza con la presenza di Margherita Asta. Familiare di vittime di mafie, perse mamma e fratelli gemelli la mattina del 2 aprile del 1985 a causa di un’autobomba destinata al magistrato Carlo Parlermo.
In scaletta brani della tradizione e non, in linea con gli argomenti toccati dalla testimonianza.
«Il valore della testimonianza è sicuramente raccontare quello che è stato il mio vissuto ma anche raccontare il vissuto di una mamma che stava accompagnando i suoi figli a scuola, quindi in un atto di quotidianità è stata cancellata insieme ai suoi figli. Mia madre e i miei fratelli non hanno fatto nessuna scelta, lei ha solo deciso di non insegnare per dedicarsi a famiglia e i miei fratelli a 6 anni avevano solo scelto di andare a scuola quella mattina e di fare i capricci. Però questa storia dimostra come le mafie colpiscono tutti, non solo chi si impegna in prima linea. Ed è proprio per questo è importante che ciascuno di noi non pensi che la mafia e il sistema criminale siano una cosa che non ci riguarda. Purtroppo è un problema che ci riguarda e proprio per questo, tutti insieme, ciascuno per la propria parte, dobbiamo cercare di scardinare».
In scaletta brani della tradizione e non, in linea con gli argomenti toccati dalla testimonianza.
«Il valore della testimonianza è sicuramente raccontare quello che è stato il mio vissuto ma anche raccontare il vissuto di una mamma che stava accompagnando i suoi figli a scuola, quindi in un atto di quotidianità è stata cancellata insieme ai suoi figli. Mia madre e i miei fratelli non hanno fatto nessuna scelta, lei ha solo deciso di non insegnare per dedicarsi a famiglia e i miei fratelli a 6 anni avevano solo scelto di andare a scuola quella mattina e di fare i capricci. Però questa storia dimostra come le mafie colpiscono tutti, non solo chi si impegna in prima linea. Ed è proprio per questo è importante che ciascuno di noi non pensi che la mafia e il sistema criminale siano una cosa che non ci riguarda. Purtroppo è un problema che ci riguarda e proprio per questo, tutti insieme, ciascuno per la propria parte, dobbiamo cercare di scardinare».
Pasqua 2016 - Misericordia a km zero
Lo spettacolo vuole essere un invito alla riflessione sui rapporti umani tra musica, parole e danza.
“Tutti sono esperti, propositori, attori, registi, sognatori, tutti sembrano sapere tutto. Avere le risposte a tutto. Sentenziare, giudicare, argomentare: sembriamo tutti bravissimi ed espertissimi. Fino a quando non crolliamo nelle nostre debolezze e nelle nostre fragilità. Allora lì cambia qualcosa e ci sentiamo desiderosi di una novità, di una grazia, di una parola nuova che sappia farci rialzare in piedi. Ecco, in queste serate vogliamo riflettere più che parlare. Sentire le note profonde della nostra quotidianità, il ritmo della sua ricerca, l'armonia dei suoi suoni e dei suoi silenzi e attendere quella novità, quella grazia, quella parola... una parola: misericordia”.
In scaletta brani della tradizione e non, a cui si aggiunge la collaborazione di una ballerina e un numeroso gruppo di cantanti e attori.